Che cos’è l’isteroscopia diagnostica?
L’isteroscopia è un esame diagnostico che permette di visualizzare direttamente la cavità interna dell’utero (cavità endometriale) mediante l’introduzione nelle vie genitali femminili di uno strumento sterile, per l’appunto l’isteroscopio diagnostico, del diametro di pochi millimetri (3 mm circa), dotato di una fibra ottica.
La cavità endouterina viene dilatata con semplice soluzione fisiologica (acqua sterile) che permette un’accurata visione diretta del canale cervicale, della cavità endouterina, dei due osti tubarici e dell’endometrio (il tessuto che riveste l’interno dell’utero).
Quali sono le più comuni indicazioni a questo esame?
- Sanguinamento genitale anomalo
- Infertilità di coppia (es. pre-FIVET)
- Riscontro di anomalia all’ecografia
- Sospetta malformazione uterina
- Anomalia “AGC” sul pap-test AG
Come si svolge l’esame isteroscopico?
Solitamente durante l’esame viene condotto senza necessità di anestesia locale e dura all’incirca 5 minuti.
Non è indicata profilassi antibiotica.
La donne si posiziona su un lettino o poltrona ginecologica, non viene solitamente usato lo speculum (dilatatore vaginale) al fine di diminuire il disconfort per la paziente.
Esistono rischi o inconvenienti dopo quest’esame?
Le complicanze che possono verificarsi sono assai rare, tra le quali le più frequenti son rappresentate da:
- Dolore addominale, durante e dopo l’esame, di norma tollerabile e di breve durata, provocato dal passaggio del liquido attraverso le tube nella pelvi. In taluni casi può rendersi necessaria l’assunzione di un anti-dolorifico immediatamente dopo l’esame;
- Perdita di sangue di lieve entità nella vagina;
- Nausea, vomito, turbe della frequenza cardiaca, calo della pressione arteriosa fino allo svenimento;
- Infezioni pelviche (endometriti): sono rare possono rendere necessaria una terapia antibiotica;
- In casi assai rari possono verificarsi una piccola perforazione dell’utero o un importante sanguinamento che può comportano, ancor più raramente, la necessità di eseguire intervento chirurgico riparativo.
NB: Dopo l’esame contattare immediatamente il Medico in caso di : forte perdita vaginale di sangue e coaguli, dolore addomino-pelvico persistente che non si attenua con comuni anti-dolorifici, perdite vaginali maleodoranti, febbre e/o malessere.